Il progetto nasce dalla richiesta di uno spazio aperto dove il “vivere quotidiano” lo definisce e riconfigura. Uno spazio aperto anche al luogo dove l’ edificio si inserisce, il quartiere ostiense area dal “paesaggio industriale”, a confine tra il centro storico consolidato e il fiume Un grande open-space, affacciato sul “fondo tramato” dei gazometri, in cui la zona giorno e la zona notte vengono separate da un unico volume murario che racchiude i servizi. Lo spazio, stretto e lungo, è definito da un fronte ritmato da aperture che inquadrano lo spazio esterno e da un fronte opposto, unico segno architettonico che si articola in spazi contenitori, cucina, libreria.