A Garbatella, una coppia di giovani amanti della cultura contemporanee tout court – design, arte, e letteratura – appassionati di antiquariato e frequentatori assidui di mercatini a Roma come all’estero – desiderava una casa che mantenesse il carattere architettonico tipico dell’edilizia del quartiere ma reinterpretato, cosi da vivere uno spazio fluido, luminoso, una sorta di casa pentagramma dove i pezzi di arredo, d’arte e da collezione potessero trovare la giusta ed armonica disposizione.
Da un impianto piuttosto irregolare, il progetto curato da Punto Zero Architetti e Maria Adele Savioli Architettura, definisce uno spazio tradizionale -articolato da ambienti autonomi che affacciano su un ingresso comune, ed interconnesso in vari punti e con tante porte e passaggi, con una grande stanza per il living cucina e le altre stanze per le camere da letto, dalle forme trapezoidali.
Un rincorrersi di pareti bianche di nuova rasatura si alterna e ritma con pareti scialbate con i colori e decori delle pitture originarie della casa. L’uso di cromie diverse per i vari ambienti diventa la leggera caratterizzazione delle stanze mantenendo come base la stessa tipologia di pavimento. La difficoltà e sfida è stata aggiungere, alla già bella identità di casa dei clienti esperti, uno strato di cura del progetto e ricerca del dettaglio degli arredi fissi.
L’immobile presentava una pianta piuttosto interessante, anche se più frazionata e meno razionale. Una piante centrale dove sull’asse del grande ingresso affacciano le varie stanze dalle forme trapezoidali e irregolari.
“L’amicizia e stima che ci lega ai clienti – spiegano gli architetti – è stata la base fertile sulla quale si è sperimentata questa esperienza progettuale condivisa. Rispetto alle precedenti case dei clienti abbiamo scelto di aggiungere un twist progettuale, la cura del del dettaglio da aggiungere ad un impianto planimetrico già interessante”
Così, a livello spaziale e distributivo, è stata fatta un’operazione di pulizia, liberando la stanza principale, ed amplificando la comunicazione con il terrazzo. E’ stata inoltre allargata la porta finestra sullo stesso, in modo da creare un rapporto di luce e vista più diretto con il soggiorno con cucina a vista, il cuore della casa.
La stanza in asse centrale, caratterizzata dalla sua forma a pentagono con le due finestre speculari sulle pareti, è stata messa in comunicazione con il living tramite un varco strutturale. La stanza d’ingresso – una vera cerniera su cui si affacciano tutte le stanze della casa creando viste e prospettive inedite – è concepita come una scatola fatta di libri, altra passione dei clienti. La stanza di destra è stata ridimensionata per creare un bagno in camera che prende luce dall’alto.
Foto Serena Eller